intervista all'assessore all'ambiente di varese, dino de simone
-Qual è il quadro generale della situazione ambientale di Varese?
Varese ha un quadro particolare perchè l’uomo ha costruito edifici invasivi con carenza di depurazione in alcune zone, in particolare a Bizzozzero.
Inoltre, la qualità edilizia non è buona, anzi, pessima, in quanto tanti edifici hanno classe energetica G, ovvero molto scadente.
Un altro problema è rappresentato dalla viabilità, dalle infrastrutture e dalla qualità dell’aria non sempre ottimale: l’alta pressione e lo scarso ricambio di circolazione atmosferica causano il ristagno di PM10 (costituito da polvere, fumo e microgocce di sostanze liquide). Su internet si può trovare un protocollo aria, di diritto pubblico, accessibile al link http://www.l15.regione.lombardia.it/#/protocollo-aria
Anche il lago di Varese non è in ottime condizioni (link all'articolo).
Eppure il territorio è bellissimo e ha eccellenze paesaggistiche e naturalistiche, costituite dal Campo dei Fiori “un’oasi naturalistica importantissima” , i numerosi parchi e dal lago che, anche se assai inquinato, è oggi riconosciuto area di protezione speciale dalla commissione europea.
Sulla base di bellezza l’uomo non ha agito bene.
-Qual è il lavoro di un’assessore all’ambiente?
Il lavoro dell’assessore all’ambiente è quello di risanare e affrontare delle situazioni critiche.
Bisogna partire dalla costatazione o dalla segnalazione di un problema, poi la cosa più importante è conoscere e comprendere della situazione di inquinamento e impatto ambientale, per decidere di agire, come agire, e su che settori agire. Naturalmente, è necessario saper valutare le priorità e dare loro la giusta importanza.
-Attualmente quali sono le priorità ambientali della realtà varesina?
La degenerazione edilizia di Varese è sicuramente uno degli aspetti più importanti e uno dei più difficili su cui intervenire dal punto di vista economico, poichè bisogna convincere sia il pubblico che il privato cittadino a modificare alcuni aspetti delle proprie abitazioni.
Un’altra priorità è la mobilità: bisognerebbe dare la possibilità ai cittadini di usare meno la macchina e più i mezzi pubblici e biciclette, ma le linee dei mezzi pubblici sono ancora quelle di 25 anni fa. Per far cambiare modalità di trasporto al cittadino bisogna dare un’alternativa valida, offrendo nuove tecnologie come i codici QR per verificare a che punto del percorso è l’autobus o garantendo orari affidabili.
C’è qualche copertura in amianto ancora da bonificare, ma non sono preoccupanti, nè la città è troppo cementificata come Milano o altri comuni.
Non ci sono situazioni gravi di discariche abusive, nè di sostanze pericolose ( come invece avviene a Brescia) anche se c’è un aumento di maleducazione e di bidoni pubblici sommersi da sacchi della spazzatura di privati, piccoli abbandoni di rifiuti che formano microdiscariche.
Un’altra priorità è l’informazione e l’educazione dei cittadini, che per abitudini culturali, ad esempio, sono abituati ad usare molto la macchina e sottovalutano il proprio potenziale nella salvaguardia dell’ambiente.
-A Varese vengono rispettate le norme della raccolta differenziata?
Per quanto riguarda i rifiuti Varese è abbastanza avanzata, con circa il 63% di raccolta differenziata, però si può fare di più: innanzitutto, aumentando la raccolta indifferenziata, poi riducendo la quantità dei rifiuti, ma anche attraverso l’educazione o mettendo a disposizione dei cittadini un vero e proprio centro del riuso, in modo da dare la possibilità di riutilizzare oggetti in buono stato che altri non usano più e che verrebbero altrimenti buttati. Questo sistema ci avvicinerebbe a un’economia circolare, che non spreca materia, energia e acqua e fa diventare i rifiuti delle risorse. (ReMida, link all'articolo)
-Quali sono i “tesori” ambientali di Varese?
Prima di tutto ci sono i parchi, in particolare quelli delle ville legate a famiglie storiche, un’eccellenza del nostro territorio. Sono sei: villa Mirabello e giardini Estensi, villa Mantegazza, villa di Masnago, villa Toepliz, villa Baragiova e villa Mylius.
Relativamente a villa Baragiova è in progetto dare in concessione l’area agricola con terrazzamenti a “Non Solo Pane”, associazione legata al banco alimentare, per dedicare alle mense sociali la frutta e la verdura prodotti.
Sarebbe importante utilizzare in modo ecosostenibile queste ville, scegliendo forme di fruizione adeguate agli spazi, come attività sportive, per fare in modo di sfruttarli a pieno preservandoli e non degradandoli.
Ci sono, poi, due parchi Plis di interesse sovracomunale nati a maggio dell’anno scorso, Cintura Verde e Bevera, ancora poco conosciuti, che comprendono le aree agricole nel sud della città.
In generale, quindi, il Campo dei Fiori, le ville e i rispettivi parchi, i due Plis e il lago formano un’area seminaturale straordinaria, ricca di bellezze sia naturali che artificiali.
-Dove e come vengono smaltiti i nostri rifiuti?
A Varese i rifiuti vengono gestiti da ASPEM, che fa parte di A2A, grande gruppo che gestisce i rifiuti, li raccoglie e li porta a impianti di smaltimento o riciclaggio in tutta la Lombardia. . L’indifferenziato viene portato all’impianto di termovalorizzazione a Bergamo. Per gli impianti di riciclaggio, A2A ha delle convenzioni con varie aziende che si occupano della carta, della plastica e del vetro; per i rifiuti organici si rivolge a impianti di compostaggio.
Marco Barbesino, Andrea Bosone, Lea Lucia Coccorese, Angelica Lozza, Marta Scala
Varese ha un quadro particolare perchè l’uomo ha costruito edifici invasivi con carenza di depurazione in alcune zone, in particolare a Bizzozzero.
Inoltre, la qualità edilizia non è buona, anzi, pessima, in quanto tanti edifici hanno classe energetica G, ovvero molto scadente.
Un altro problema è rappresentato dalla viabilità, dalle infrastrutture e dalla qualità dell’aria non sempre ottimale: l’alta pressione e lo scarso ricambio di circolazione atmosferica causano il ristagno di PM10 (costituito da polvere, fumo e microgocce di sostanze liquide). Su internet si può trovare un protocollo aria, di diritto pubblico, accessibile al link http://www.l15.regione.lombardia.it/#/protocollo-aria
Anche il lago di Varese non è in ottime condizioni (link all'articolo).
Eppure il territorio è bellissimo e ha eccellenze paesaggistiche e naturalistiche, costituite dal Campo dei Fiori “un’oasi naturalistica importantissima” , i numerosi parchi e dal lago che, anche se assai inquinato, è oggi riconosciuto area di protezione speciale dalla commissione europea.
Sulla base di bellezza l’uomo non ha agito bene.
-Qual è il lavoro di un’assessore all’ambiente?
Il lavoro dell’assessore all’ambiente è quello di risanare e affrontare delle situazioni critiche.
Bisogna partire dalla costatazione o dalla segnalazione di un problema, poi la cosa più importante è conoscere e comprendere della situazione di inquinamento e impatto ambientale, per decidere di agire, come agire, e su che settori agire. Naturalmente, è necessario saper valutare le priorità e dare loro la giusta importanza.
-Attualmente quali sono le priorità ambientali della realtà varesina?
La degenerazione edilizia di Varese è sicuramente uno degli aspetti più importanti e uno dei più difficili su cui intervenire dal punto di vista economico, poichè bisogna convincere sia il pubblico che il privato cittadino a modificare alcuni aspetti delle proprie abitazioni.
Un’altra priorità è la mobilità: bisognerebbe dare la possibilità ai cittadini di usare meno la macchina e più i mezzi pubblici e biciclette, ma le linee dei mezzi pubblici sono ancora quelle di 25 anni fa. Per far cambiare modalità di trasporto al cittadino bisogna dare un’alternativa valida, offrendo nuove tecnologie come i codici QR per verificare a che punto del percorso è l’autobus o garantendo orari affidabili.
C’è qualche copertura in amianto ancora da bonificare, ma non sono preoccupanti, nè la città è troppo cementificata come Milano o altri comuni.
Non ci sono situazioni gravi di discariche abusive, nè di sostanze pericolose ( come invece avviene a Brescia) anche se c’è un aumento di maleducazione e di bidoni pubblici sommersi da sacchi della spazzatura di privati, piccoli abbandoni di rifiuti che formano microdiscariche.
Un’altra priorità è l’informazione e l’educazione dei cittadini, che per abitudini culturali, ad esempio, sono abituati ad usare molto la macchina e sottovalutano il proprio potenziale nella salvaguardia dell’ambiente.
-A Varese vengono rispettate le norme della raccolta differenziata?
Per quanto riguarda i rifiuti Varese è abbastanza avanzata, con circa il 63% di raccolta differenziata, però si può fare di più: innanzitutto, aumentando la raccolta indifferenziata, poi riducendo la quantità dei rifiuti, ma anche attraverso l’educazione o mettendo a disposizione dei cittadini un vero e proprio centro del riuso, in modo da dare la possibilità di riutilizzare oggetti in buono stato che altri non usano più e che verrebbero altrimenti buttati. Questo sistema ci avvicinerebbe a un’economia circolare, che non spreca materia, energia e acqua e fa diventare i rifiuti delle risorse. (ReMida, link all'articolo)
-Quali sono i “tesori” ambientali di Varese?
Prima di tutto ci sono i parchi, in particolare quelli delle ville legate a famiglie storiche, un’eccellenza del nostro territorio. Sono sei: villa Mirabello e giardini Estensi, villa Mantegazza, villa di Masnago, villa Toepliz, villa Baragiova e villa Mylius.
Relativamente a villa Baragiova è in progetto dare in concessione l’area agricola con terrazzamenti a “Non Solo Pane”, associazione legata al banco alimentare, per dedicare alle mense sociali la frutta e la verdura prodotti.
Sarebbe importante utilizzare in modo ecosostenibile queste ville, scegliendo forme di fruizione adeguate agli spazi, come attività sportive, per fare in modo di sfruttarli a pieno preservandoli e non degradandoli.
Ci sono, poi, due parchi Plis di interesse sovracomunale nati a maggio dell’anno scorso, Cintura Verde e Bevera, ancora poco conosciuti, che comprendono le aree agricole nel sud della città.
In generale, quindi, il Campo dei Fiori, le ville e i rispettivi parchi, i due Plis e il lago formano un’area seminaturale straordinaria, ricca di bellezze sia naturali che artificiali.
-Dove e come vengono smaltiti i nostri rifiuti?
A Varese i rifiuti vengono gestiti da ASPEM, che fa parte di A2A, grande gruppo che gestisce i rifiuti, li raccoglie e li porta a impianti di smaltimento o riciclaggio in tutta la Lombardia. . L’indifferenziato viene portato all’impianto di termovalorizzazione a Bergamo. Per gli impianti di riciclaggio, A2A ha delle convenzioni con varie aziende che si occupano della carta, della plastica e del vetro; per i rifiuti organici si rivolge a impianti di compostaggio.
Marco Barbesino, Andrea Bosone, Lea Lucia Coccorese, Angelica Lozza, Marta Scala
In conclusione, dall’incontro con l’Assessore Dino de Simone, che ringraziamo per averci gentilmente rilasciato quest'intervista, abbiamo appreso che la situazione ambientale della nostra città è nella norma, ma potrebbe migliorare, soprattutto perchè abbiamo grandi potenziali poco sfruttati, come mostra anche il nostro articolo sul lago di Varese. Questa stabilità, però, non deve essere un pretesto per non impegnarsi nella salvaguardia del nostro territorio.