PERCHE' MARCIAMO?
Nella giornata del 21 gennaio, a ventiquattro ore dall'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, circa 500.000 manifestanti si sono riversati nelle strade di Washington D.C. con l’intenzione di promuovere i diritti delle donne e altre cause, come i diritti della comunità LGBTQ, i diritti dei lavoratori, la libertà di religione e per sensibilizzare riguardo la disparità razziale e la questione ambientale.
E così, seguendo l'esempio della manifestazione principale, altre 673 marce hanno preso luogo non solo in America, ma in tutto il mondo, trasformando la “Women’s March” in un evento di proporzioni globali.
Ma perché una così gran folla eterogenea ha sentito il bisogno di manifestare contro ciò che rappresenta il 45esimo presidente degli Stati Uniti, dando alla propria protesta proprio il nome di “Marcia delle Donne”?
Ecco le parole di alcuni manifestanti:
Meike Brunkhorst, Londra
“The march has restored my belief in solidarity among women and society. The vibe was positive, uplifting and optimistic. It may not have an effect on world politics but it proves we are not alone. Thousands of individuals of different backgrounds coming together, joined by a sense of the world shifting in the wrong direction. I don’t consider Trump a leader and hope his time in post won’t be long-term”.
“La marcia ha rinnovato le mie certezze nella solidarietà nei confronti delle donne e della società. Migliaia di individui dal passato diverso si sono riuniti, congiunti dalla percezione che il mondo si stia spostando verso la direzione sbagliata. Non considero Trump un leader e spero che il suo tempo in carica sia breve”.
Hilary O’Haire, Boston
“I became emotional when listening to the speakers, many who continue to fight on our behalf every single day. I loved seeing so many people united together, and it was truly special to be a part of”.
“Mi sono commossa ascoltando coloro che hanno parlato, sono in molti coloro che continuano a combattere per la nostra causa ogni singolo giorno. Ho amato vedere così tante persone riunite ed è stato veramente speciale farne parte”.
Edward Wouk, Firenze, Italia
“We were marching for women’s rights and human rights, to save our planet against climate change, and to save us from the cultural wasteland created by someone so hostile to the arts, the free press, and dissenting views generally”.
“Abbiamo marciato per i diritti delle donne e i diritti umani, per salvare il nostro pianeta dal cambiamento climatico, e per salvare noi stessi dal deserto culturale creato da qualcuno così ostile alle arti, alla libertà di stampa, e in generale ai punti di vista diversi dal suo”.
Lucy Rouse, Amsterdam
“It’s hard to pinpoint what I feel most strongly about or what I am more scared about – that he objectifies women so much, that he plans to roll back Obamacare, that he seems to have convinced nearly half of the US that he is somehow in it for them and then proceeds to fill his administration with billionaires. It’s reported that he has already taken down the LGBT and civil rights movement section on the White House website”.
“È difficile indicare ciò che mi preme di più o ciò riguardo a cui sono più spaventata - il fatto che lui riduca la donna a un oggetto, che pianifichi di annullare l’Obamacare, che sembri aver convinto quasi metà degli Stati Uniti che in qualche modo è lì per loro e quindi procederà incaricare della sua amministrazione dei milionari. È noto che ha già tirato giù dal sito della Casa Bianca la sezione riguardante il movimento della comunità LGBT e dei diritti civili”.
Daniel Schechter, Geneva
“Attending the march made me feel empowered, less alone, and realising that each of us can make a difference however small. We are all together with loud voices, important messages, humour and reflection and determination. It was glorious”.
“Partecipare alla marcia mi ha fatto sentire rafforzata, meno sola, e mi ha fatto realizzare quanto ognuno di noi può fare la differenza, per quanto piccola. Noi siamo uniti, ci facciamo sentire, abbiamo messaggi importanti, animo, raccoglimento e determinazione. È stato magnifico”.
Sanjay Sabnani, Los Angeles
“I took my daughter to the march to let her know that it is always OK to stand up for what you believe in and because I want her to know that I believe in her. I also went to make up for the mistakes I have made in wrongly judging women as a younger man”.
“Ho portato mia figlia alla marcia per farle sapere che è sempre giusto combattere per ciò in cui credi e voglio che lei sappia che credo in lei.
Ho partecipato anche per rimediare agli errori che ho commesso in gioventù giudicando in modo sbagliato le donne”.
Andreea Molocea, Praga
“In my home country of Romania, Trump is already being praised as a role model by conservative and nationalistically oriented politicians. The danger to have a switch to fascism is real and can not be denied.
I grew up as a woman knowing that rights can always be taken away from us, ready to stand up when times will ask for it, but I never thought that this will happen so soon or at this scale”.
“Nel mio paese di origine, la Romania, Trump è già considerato un modello comportamentale dai conservatori e dai nazionalisti. Il pericolo di tornare bruscamente al fascismo è reale e ciò non può essere negato.
Sono cresciuta come una donna consapevole che è sempre possibile essere privati dei propri diritti, pronta a combattere quando il tempo lo richiede, ma non ho mai pensato che questo sarebbe potuto accadere così presto o su scala così grande”.
Maggie Bunuel, Parigi
“I am passionate about equality, opportunity, safety and dignity for all. This is what most perplexes me. White men, we don’t want to subjugate you, we just want to be equal. What’s so scary about that?”.
“Tengo molto all'uguaglianza, alle opportunità, alla sicurezza e alla dignità per tutti. Questo è ciò che mi rende più perplessa. Uomini bianchi, non vogliamo soggiogarvi, vogliamo soltanto essere considerate alla pari. Cosa c’è di così spaventoso in questo?”.
Dana LeMarr, New York
“I’ve been drowning in feelings of shame, anger, confusion and bitterness since Trump won the election. Today, I found humanity walking beside me”.
“Sono stata oppressa da sentimenti di vergogna, rabbia, confusione e amarezza fin da quando Trump è stato eletto. Oggi, ho trovato l’umanità che camminava al mio fianco”.
Elena Acquaviva, Penelope Falsitta, Sara Gussoni, Veronica Martarelli, Valentina Soldo
E così, seguendo l'esempio della manifestazione principale, altre 673 marce hanno preso luogo non solo in America, ma in tutto il mondo, trasformando la “Women’s March” in un evento di proporzioni globali.
Ma perché una così gran folla eterogenea ha sentito il bisogno di manifestare contro ciò che rappresenta il 45esimo presidente degli Stati Uniti, dando alla propria protesta proprio il nome di “Marcia delle Donne”?
Ecco le parole di alcuni manifestanti:
Meike Brunkhorst, Londra
“The march has restored my belief in solidarity among women and society. The vibe was positive, uplifting and optimistic. It may not have an effect on world politics but it proves we are not alone. Thousands of individuals of different backgrounds coming together, joined by a sense of the world shifting in the wrong direction. I don’t consider Trump a leader and hope his time in post won’t be long-term”.
“La marcia ha rinnovato le mie certezze nella solidarietà nei confronti delle donne e della società. Migliaia di individui dal passato diverso si sono riuniti, congiunti dalla percezione che il mondo si stia spostando verso la direzione sbagliata. Non considero Trump un leader e spero che il suo tempo in carica sia breve”.
Hilary O’Haire, Boston
“I became emotional when listening to the speakers, many who continue to fight on our behalf every single day. I loved seeing so many people united together, and it was truly special to be a part of”.
“Mi sono commossa ascoltando coloro che hanno parlato, sono in molti coloro che continuano a combattere per la nostra causa ogni singolo giorno. Ho amato vedere così tante persone riunite ed è stato veramente speciale farne parte”.
Edward Wouk, Firenze, Italia
“We were marching for women’s rights and human rights, to save our planet against climate change, and to save us from the cultural wasteland created by someone so hostile to the arts, the free press, and dissenting views generally”.
“Abbiamo marciato per i diritti delle donne e i diritti umani, per salvare il nostro pianeta dal cambiamento climatico, e per salvare noi stessi dal deserto culturale creato da qualcuno così ostile alle arti, alla libertà di stampa, e in generale ai punti di vista diversi dal suo”.
Lucy Rouse, Amsterdam
“It’s hard to pinpoint what I feel most strongly about or what I am more scared about – that he objectifies women so much, that he plans to roll back Obamacare, that he seems to have convinced nearly half of the US that he is somehow in it for them and then proceeds to fill his administration with billionaires. It’s reported that he has already taken down the LGBT and civil rights movement section on the White House website”.
“È difficile indicare ciò che mi preme di più o ciò riguardo a cui sono più spaventata - il fatto che lui riduca la donna a un oggetto, che pianifichi di annullare l’Obamacare, che sembri aver convinto quasi metà degli Stati Uniti che in qualche modo è lì per loro e quindi procederà incaricare della sua amministrazione dei milionari. È noto che ha già tirato giù dal sito della Casa Bianca la sezione riguardante il movimento della comunità LGBT e dei diritti civili”.
Daniel Schechter, Geneva
“Attending the march made me feel empowered, less alone, and realising that each of us can make a difference however small. We are all together with loud voices, important messages, humour and reflection and determination. It was glorious”.
“Partecipare alla marcia mi ha fatto sentire rafforzata, meno sola, e mi ha fatto realizzare quanto ognuno di noi può fare la differenza, per quanto piccola. Noi siamo uniti, ci facciamo sentire, abbiamo messaggi importanti, animo, raccoglimento e determinazione. È stato magnifico”.
Sanjay Sabnani, Los Angeles
“I took my daughter to the march to let her know that it is always OK to stand up for what you believe in and because I want her to know that I believe in her. I also went to make up for the mistakes I have made in wrongly judging women as a younger man”.
“Ho portato mia figlia alla marcia per farle sapere che è sempre giusto combattere per ciò in cui credi e voglio che lei sappia che credo in lei.
Ho partecipato anche per rimediare agli errori che ho commesso in gioventù giudicando in modo sbagliato le donne”.
Andreea Molocea, Praga
“In my home country of Romania, Trump is already being praised as a role model by conservative and nationalistically oriented politicians. The danger to have a switch to fascism is real and can not be denied.
I grew up as a woman knowing that rights can always be taken away from us, ready to stand up when times will ask for it, but I never thought that this will happen so soon or at this scale”.
“Nel mio paese di origine, la Romania, Trump è già considerato un modello comportamentale dai conservatori e dai nazionalisti. Il pericolo di tornare bruscamente al fascismo è reale e ciò non può essere negato.
Sono cresciuta come una donna consapevole che è sempre possibile essere privati dei propri diritti, pronta a combattere quando il tempo lo richiede, ma non ho mai pensato che questo sarebbe potuto accadere così presto o su scala così grande”.
Maggie Bunuel, Parigi
“I am passionate about equality, opportunity, safety and dignity for all. This is what most perplexes me. White men, we don’t want to subjugate you, we just want to be equal. What’s so scary about that?”.
“Tengo molto all'uguaglianza, alle opportunità, alla sicurezza e alla dignità per tutti. Questo è ciò che mi rende più perplessa. Uomini bianchi, non vogliamo soggiogarvi, vogliamo soltanto essere considerate alla pari. Cosa c’è di così spaventoso in questo?”.
Dana LeMarr, New York
“I’ve been drowning in feelings of shame, anger, confusion and bitterness since Trump won the election. Today, I found humanity walking beside me”.
“Sono stata oppressa da sentimenti di vergogna, rabbia, confusione e amarezza fin da quando Trump è stato eletto. Oggi, ho trovato l’umanità che camminava al mio fianco”.
Elena Acquaviva, Penelope Falsitta, Sara Gussoni, Veronica Martarelli, Valentina Soldo