VILLA WIDMANN FOSCARI REZZONICO
Durante la navigazione del Brenta siamo scesi dal battello per fermarci a Villa Widmann, situata nella località di Mira.
Circondata da un vasto giardino, disseminato di sculture di diversa provenienza ed epoca e di lussureggiante flora, sorge con quattro facciate la villa, la cui semplicità in netto contrasto si pone, all’interno, con il trionfale e mirabile uso dello stile rococò.
Presente appena all’ingresso è un lampadario di vetro di Murano, profusamente elaborato: niente a che vedere con quello presente nella sala da pranzo, ricoperto d’oro. È lì vicino che è possibile entrare in una stanza dedicata al tradizionale impiego delle gondole, lungo la ragnatela di canali di Venezia.
La struttura interna non è di notevoli dimensioni: ciò le conferisce un'atmosfera riservata, adatta ad intime feste durante le quali, un tempo, si danzava nella sala centrale, mentre gli uomini erano soliti incontrarsi e dissertare tra loro in uno studio adiacente.
La sala da ballo è minuziosamente affrescata da mitologiche scene, quali il sacrificio di Ifigenia (da noi già precedentemente notato con tutt’altro stile a Villa Valmarana) ed il rapimento di Elena: catturato il nostro sguardo è stato dai colori e dalla dinamicità dei soggetti rappresentati; meraviglioso è il volto di Paride, i cui occhi inseguono l’osservatore da qualsivoglia posizione e considerato, ai tempi della realizzazione dell'affresco, un intramontabile modello di bellezza.
Ci siamo dunque figurati come i ballerini, tra molteplici piroette, si sentissero circondati ed osservati da quella rigogliosa e barocca opulenza.
Sul soffitto è invece raffigurata la gloria della famiglia Widmann e salendo le scale la si può apprezzar nei suoi dettagli da balconcini riservati ai musicisti, da cui è possibile accedere agli alloggi dei proprietari, ora adibiti a museo.
Circondata da un vasto giardino, disseminato di sculture di diversa provenienza ed epoca e di lussureggiante flora, sorge con quattro facciate la villa, la cui semplicità in netto contrasto si pone, all’interno, con il trionfale e mirabile uso dello stile rococò.
Presente appena all’ingresso è un lampadario di vetro di Murano, profusamente elaborato: niente a che vedere con quello presente nella sala da pranzo, ricoperto d’oro. È lì vicino che è possibile entrare in una stanza dedicata al tradizionale impiego delle gondole, lungo la ragnatela di canali di Venezia.
La struttura interna non è di notevoli dimensioni: ciò le conferisce un'atmosfera riservata, adatta ad intime feste durante le quali, un tempo, si danzava nella sala centrale, mentre gli uomini erano soliti incontrarsi e dissertare tra loro in uno studio adiacente.
La sala da ballo è minuziosamente affrescata da mitologiche scene, quali il sacrificio di Ifigenia (da noi già precedentemente notato con tutt’altro stile a Villa Valmarana) ed il rapimento di Elena: catturato il nostro sguardo è stato dai colori e dalla dinamicità dei soggetti rappresentati; meraviglioso è il volto di Paride, i cui occhi inseguono l’osservatore da qualsivoglia posizione e considerato, ai tempi della realizzazione dell'affresco, un intramontabile modello di bellezza.
Ci siamo dunque figurati come i ballerini, tra molteplici piroette, si sentissero circondati ed osservati da quella rigogliosa e barocca opulenza.
Sul soffitto è invece raffigurata la gloria della famiglia Widmann e salendo le scale la si può apprezzar nei suoi dettagli da balconcini riservati ai musicisti, da cui è possibile accedere agli alloggi dei proprietari, ora adibiti a museo.