il teatro olimpico
.Attorno al 1580, l'Accademia Olimpica di Vicenza, circolo culturale aristocratico nato qualche decennio prima dalla fusione di vari analoghi organismi cittadini, diede incarico ad Andrea Palladio di progettare uno spazio teatrale per rappresentazioni e cerimonie da edificarsi nell'antica area del Castello del Territorio, all'estremità est della zona storica della città.
Nel Rinascimento il teatro non era un edificio a sè stante (come diventerà di prassi in seguito), ma consisteva nell'allestimento temporaneo di spazi all'aperto o di volumi preesistenti (nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione). A Palladio venne invece richiesto l’allestimento di una sede teatrale stabile.
Il Palladio completò il progetto del Teatro ma non fece in tempo a portarne a termine la realizzazione: fu il figlio Silla a curarne l'esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583, mentre l'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi aggiunse le scenografie per lo spettacolo inaugurale ( l'Edipo Re di Sofocle) e le adiacenti sale dell'Odèo e dell'Antiodèo.
Nel Rinascimento il teatro non era un edificio a sè stante (come diventerà di prassi in seguito), ma consisteva nell'allestimento temporaneo di spazi all'aperto o di volumi preesistenti (nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione). A Palladio venne invece richiesto l’allestimento di una sede teatrale stabile.
Il Palladio completò il progetto del Teatro ma non fece in tempo a portarne a termine la realizzazione: fu il figlio Silla a curarne l'esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583, mentre l'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi aggiunse le scenografie per lo spettacolo inaugurale ( l'Edipo Re di Sofocle) e le adiacenti sale dell'Odèo e dell'Antiodèo.
La fama del nuovo teatro si estese prima per Venezia e poi per tutta l’Italia, suscitando l'ammirazione di quanti vi vedevano materializzato il sogno umanistico di far rivivere l'arte classica.
Poi, nonostante un avvio così esaltante, l'attività dell'Olimpico venne interrotta dalla censura antiteatrale imposta dalla Controriforma e il teatro si ridusse a semplice luogo di rappresentanza.
Si dovrà attendere l'ultimo dopoguerra, una volta scampato il pericolo dei bombardamenti aerei, per tornare seriamente a fare spettacolo in un teatro che non ha uguali al mondo.
Poi, nonostante un avvio così esaltante, l'attività dell'Olimpico venne interrotta dalla censura antiteatrale imposta dalla Controriforma e il teatro si ridusse a semplice luogo di rappresentanza.
Si dovrà attendere l'ultimo dopoguerra, una volta scampato il pericolo dei bombardamenti aerei, per tornare seriamente a fare spettacolo in un teatro che non ha uguali al mondo.