IL FIUME BRENTA
Il Brenta è un fiume italiano che nasce dai laghi di Caldonazzo e di Levico in Trentino Alto Adige. La sua lunghezza complessiva è di circa 174 km che lo colloca al tredicesimo posto in Italia.
Il nome dello storico fiume che confluisce nell'Adriatico, indica le riserve d'acqua che i paesi attraversati dal Brenta tenevano in caso di incendi. Inoltre la storia e i ricordi delle terribili alluvioni subite dalle popolazioni del Veneto centrale hanno coniato il termine “Brentana” per indicare un'alluvione.
Durante il secondo giorno della nostra gita a Vicenza abbiamo avuto l'occasione di navigare uno dei tre tronchi (che parte da Stra, fino ad arrivare alla chiusa di Dolo) che compongono il Ramo naturale minore chiamato “La Brenta Vecchia”.
La zona abitata lungo il naviglio viene più comunemente chiamata Riviera del Brenta; tra il XVI e il XVIII secolo vi sorsero infatti decine di ville venete, residenze estive della nobiltà veneziana.
L'impressione che si ha attraversando il fiume, è di un paesaggio per lo più naturale che si mischia a quello rustico dei piccoli paesini di campagna e delle ville venete. Il momento perfetto per attraversare il fiume è in primavera quando la temperatura è ancora mite, prima dell'estate in cui prevale un clima afoso che, oltre ad essere sfiancante, porta con sé un gran numero di insetti.
In passato questo ramo del Brenta era un importante tratto per gli scambi commerciali. Su questi percorsi fluviali, infatti, transitavano le merci dirette dall'entroterra alla Repubblica Serenissima di Venezia: principalmente venivano trasportati materiali da costruzione come legno, marmo e altri prodotti agricoli. Il trasporto avveniva con barconi detti burchi trainati lungo le rive da cavalli.
Il nome dello storico fiume che confluisce nell'Adriatico, indica le riserve d'acqua che i paesi attraversati dal Brenta tenevano in caso di incendi. Inoltre la storia e i ricordi delle terribili alluvioni subite dalle popolazioni del Veneto centrale hanno coniato il termine “Brentana” per indicare un'alluvione.
Durante il secondo giorno della nostra gita a Vicenza abbiamo avuto l'occasione di navigare uno dei tre tronchi (che parte da Stra, fino ad arrivare alla chiusa di Dolo) che compongono il Ramo naturale minore chiamato “La Brenta Vecchia”.
La zona abitata lungo il naviglio viene più comunemente chiamata Riviera del Brenta; tra il XVI e il XVIII secolo vi sorsero infatti decine di ville venete, residenze estive della nobiltà veneziana.
L'impressione che si ha attraversando il fiume, è di un paesaggio per lo più naturale che si mischia a quello rustico dei piccoli paesini di campagna e delle ville venete. Il momento perfetto per attraversare il fiume è in primavera quando la temperatura è ancora mite, prima dell'estate in cui prevale un clima afoso che, oltre ad essere sfiancante, porta con sé un gran numero di insetti.
In passato questo ramo del Brenta era un importante tratto per gli scambi commerciali. Su questi percorsi fluviali, infatti, transitavano le merci dirette dall'entroterra alla Repubblica Serenissima di Venezia: principalmente venivano trasportati materiali da costruzione come legno, marmo e altri prodotti agricoli. Il trasporto avveniva con barconi detti burchi trainati lungo le rive da cavalli.