LE GROTTE DI CATULLO
XXXI.
Paene insularum, Sirmio, insularumque
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
marique vasto fert uterque Neptunus,
quam te libenter quamque laetus inviso,
vix mi ipse credens Thuniam atque Bithunos
liquisse campos et videre te in tuto.
O quid solutis est beatius curis,
cum mens onus reponit, ac peregrino
labore fessi venimus larem ad nostrum,
desideratoque acquiescimus lecto?
Hoc est quod unum est pro laboribus tantis.
Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude
gaudente, vosque, o Lydiae* lacus undae,
ridete quidquid est domi cachinnorum.
*Il lago è chiamato dal poeta Lydiae lacus undae, poiché dalla Lidia provenivano, secondo la leggenda, gli Etruschi, che avevano colonizzato le sue rive prima dell’invasione gallica.
31. A Sirmione
Delle isole e penisole gioiello,
o Sirmione, di quante ne sostiene,
tra laghi risplendenti e mare aperto,
l’uno e l’altro Nettuno, con che voglia,
con che gioia e piacere ti rivedo!
Io quasi non credevo di lasciare
i campi della Tinia e di Bitinia
e di poterti ammirare al sicuro.
Nulla procura più felicità
di un animo leggero, senza il peso
dell’ansia, quando stanchi del cammino
torniamo al focolare e riposiamo
nel nostro letto, assai desiderato,
solo conforto per tante fatiche.
Salve Sirmione bella, tu gioisci
col tuo padrone, e voi gioite linfe
del lago etrusco. Ridete. Si riempia
la casa di risate a gola aperta.
crediti testo e traduzione: http://salvatoreloleggio.blogspot.com/2012/07/il-mio-catullo-la-poesia-sirmione-sll.html?m=1
A partire dal '400, il nome di "grotte" o "caverne" fu utilizzato per riferirsi a strutture internate e crollate, caratterizzate da una rigogliosa vegetazione, alle quali si poteva accedere come a luoghi sotterranei. Oggi, tuttavia, sappiamo che l'area archeologica a cui noi attribuiamo il nome di "Grotte di Catullo" corrisponde ad i resti di una delle più ampie ville residenziali nell'area settentrionale della penisola italica.
Essa misurava 120 m x 105 m ed era collocata su un declivio proteso verso le acque del lago di Garda, luogo caratterizzato da forti dislivelli. Attorno ad essa è ancora possibile visitare lo storico uliveto, che comprende oltre 1500 piante, ed il Museo archeologico di Sirmione, che racchiude reperti provenienti da Sirmione stessa e da vari siti del basso Garda.
Quando il sito venne rinvenuto, si pensó che esso corrispondesse alla villa di cui Catullo tesse le lodi all'interno del suo Carme 31; ma studi successivi chiarirono che la datazione dei resti è posteriore alla morte del poeta. Consigliamo la visita di questo luogo estremamente suggestivo, nel quale si respira l'atmosfera di un'epoca ormai lontana e che sembra riportare in vita le parole di Catullo stesso, che pure non vi aveva risieduto, ed ispirarne di nuove, come quella di una nostra compagna, di seguito riportata.
Atemporalitá
Un sottile velo
ombreggia la mia vista:
il tempo.
Se scostassi questo drappeggio
vedrei
tutte le anime
che calpestarono
questa terra.
Tutti i cuori
che ammirarono da qui
l'inesprimibile
bellezza
dell'esistenza.
Lea Lucia Coccorese
Per ascoltare le testimonianze di altri visitatori: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187842-d523693-Reviews-Grotte_di_Catullo-Sirmione_Province_of_Brescia_Lombardy.html
Paene insularum, Sirmio, insularumque
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
marique vasto fert uterque Neptunus,
quam te libenter quamque laetus inviso,
vix mi ipse credens Thuniam atque Bithunos
liquisse campos et videre te in tuto.
O quid solutis est beatius curis,
cum mens onus reponit, ac peregrino
labore fessi venimus larem ad nostrum,
desideratoque acquiescimus lecto?
Hoc est quod unum est pro laboribus tantis.
Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude
gaudente, vosque, o Lydiae* lacus undae,
ridete quidquid est domi cachinnorum.
*Il lago è chiamato dal poeta Lydiae lacus undae, poiché dalla Lidia provenivano, secondo la leggenda, gli Etruschi, che avevano colonizzato le sue rive prima dell’invasione gallica.
31. A Sirmione
Delle isole e penisole gioiello,
o Sirmione, di quante ne sostiene,
tra laghi risplendenti e mare aperto,
l’uno e l’altro Nettuno, con che voglia,
con che gioia e piacere ti rivedo!
Io quasi non credevo di lasciare
i campi della Tinia e di Bitinia
e di poterti ammirare al sicuro.
Nulla procura più felicità
di un animo leggero, senza il peso
dell’ansia, quando stanchi del cammino
torniamo al focolare e riposiamo
nel nostro letto, assai desiderato,
solo conforto per tante fatiche.
Salve Sirmione bella, tu gioisci
col tuo padrone, e voi gioite linfe
del lago etrusco. Ridete. Si riempia
la casa di risate a gola aperta.
crediti testo e traduzione: http://salvatoreloleggio.blogspot.com/2012/07/il-mio-catullo-la-poesia-sirmione-sll.html?m=1
A partire dal '400, il nome di "grotte" o "caverne" fu utilizzato per riferirsi a strutture internate e crollate, caratterizzate da una rigogliosa vegetazione, alle quali si poteva accedere come a luoghi sotterranei. Oggi, tuttavia, sappiamo che l'area archeologica a cui noi attribuiamo il nome di "Grotte di Catullo" corrisponde ad i resti di una delle più ampie ville residenziali nell'area settentrionale della penisola italica.
Essa misurava 120 m x 105 m ed era collocata su un declivio proteso verso le acque del lago di Garda, luogo caratterizzato da forti dislivelli. Attorno ad essa è ancora possibile visitare lo storico uliveto, che comprende oltre 1500 piante, ed il Museo archeologico di Sirmione, che racchiude reperti provenienti da Sirmione stessa e da vari siti del basso Garda.
Quando il sito venne rinvenuto, si pensó che esso corrispondesse alla villa di cui Catullo tesse le lodi all'interno del suo Carme 31; ma studi successivi chiarirono che la datazione dei resti è posteriore alla morte del poeta. Consigliamo la visita di questo luogo estremamente suggestivo, nel quale si respira l'atmosfera di un'epoca ormai lontana e che sembra riportare in vita le parole di Catullo stesso, che pure non vi aveva risieduto, ed ispirarne di nuove, come quella di una nostra compagna, di seguito riportata.
Atemporalitá
Un sottile velo
ombreggia la mia vista:
il tempo.
Se scostassi questo drappeggio
vedrei
tutte le anime
che calpestarono
questa terra.
Tutti i cuori
che ammirarono da qui
l'inesprimibile
bellezza
dell'esistenza.
Lea Lucia Coccorese
Per ascoltare le testimonianze di altri visitatori: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187842-d523693-Reviews-Grotte_di_Catullo-Sirmione_Province_of_Brescia_Lombardy.html