la casa manzoni
Nel 1813 Manzoni compra la casa in via del Morone a Milano e ci vive fino al 1873, data della sua morte. Oggi in questo edificio risiede il museo e il centro di studio manzoniano, insieme alla Società Storica Lombarda. A un primo sguardo l’abitazione può sembrare di piccole dimensioni, ma ospita al suo interno numerose stanze, alcune con cimeli originali di Manzoni, altre adibite a museo. La casa, realizzata dall’architetto Andrea Boni in stile neorinascimentale, fu scelta dallo scrittore poiché essa era nel centro di Milano ma, trovandosi in una via un po’ discosta e tranquilla, era anche immersa in un clima di tranquillità e silenzio. Vista da fuori, la casa ha dei colori piuttosto accesi e delle decorazioni che ne ricoprono la facciata, mentre all’interno accoglie un giardino che all’epoca di Manzoni era molto grande e rigoglioso e che ha favorito, con la sua quiete e freschezza, la scrittura de “I promessi sposi” e numerose altre opere dell’autore. Una delle prime stanze che abbiamo visitato è lo studio, suggestivo per la sua posizione, con una finestra che dà proprio sul giardino e alla quale Manzoni ha accostato la preziosa scrivania; lo studio è stato inoltre scenario di incontri con alcune figure di fama nazionale dell’epoca, come Garibaldi. In questa stanza, centro della produzione letteraria di Alessandro Manzoni, sono esposti i suoi effetti personali (tra cui la sua tabacchiera) e i suoi libri, raccolti ordinatamente sui vecchi scaffali. Salendo poi la scalinata siamo entrati nelle stanze da letto, ora adattate all’esposizione di opere d’arte inerenti a Manzoni, alla sua famiglia e ai suoi conoscenti. Di particolare importanza è il ritratto di Manzoni ventenne, il cui aspetto conferisce al quadro uno stampo romantico. Altre opere significative presenti nelle stanze sono le statue e le raffigurazioni (respinte dall’autore) raffiguranti i personaggi principali e i capitoli de “I promessi sposi”. Continuando la visita abbiamo visto una piccola stanza in cui Alessandro ha vissuto i suoi ultimi anni di vita. Infatti, dopo la morte dei numerosi figli e delle mogli Enrichetta Blondel e Teresa Borri Stampa, proprio con la volontà di ritirarsi in una camera riservata e umile egli lascia la preziosa ed elegante stanza matrimoniale, nella quale aveva condiviso momenti con le due donne. La sua nuova stanza è poco spaziosa, spoglia e umile, e rispecchia in questo modo lo stile di vita di Manzoni in seguito al dolore provato nel lutto.
La visita è stata molto interessante, poiché abbiamo potuto comprendere meglio lo stile di vita di Alessandro Manzoni e scoprire vari aspetti della sua quotidianità che non tutti conoscono; è stato interessante addentrarsi nella storia dell’autore, osservando da vicino ciò che ha in parte segnato la sua vita privata e letteraria.
di Elena, Martina, Veronica e Marianna
La visita è stata molto interessante, poiché abbiamo potuto comprendere meglio lo stile di vita di Alessandro Manzoni e scoprire vari aspetti della sua quotidianità che non tutti conoscono; è stato interessante addentrarsi nella storia dell’autore, osservando da vicino ciò che ha in parte segnato la sua vita privata e letteraria.
di Elena, Martina, Veronica e Marianna